I called her Lisa Marie

I called her Lisa Marie

Autore/Author: Clémentine Schneidermann
Editore/Editor: Chose Commune
Dimensioni/Dimensions: 25 × 25 cm
Pagine/Pages: 80+16
Lingua/Language: English
Anno/Year: 2022

40,00 

Italiano

Liz chiamò sua figlia Lisa Marie, proprio come la figlia di Elvis Presley. La fotografa francese Clémentine Schneidermann ha incontrato Liz a Newport, nel Galles, a pochi chilometri dal più grande festival del mondo dedicato al “re”. Ogni anno Liz si unisce a decine di migliaia di fan nella località balneare di Porthcawl per celebrare la vita e la musica della loro icona, Elvis Presley.

Dal 2013 al 2017, anche Schneidermann si è unito, creando ritratti dei fan Alison e suo figlio, Steve, Samantha e Ian – tra molti altri, per la sua serie I Called her Lisa Marie. Schneidermann ha trascorso molto tempo con queste persone, utilizzando la sua macchina fotografica per catturare l’intensità di questo sgargiante incontro in cui la vita e la musica del re offrono un momento di conforto.

Schneidermann vive a Cardiff e ha viaggiato con Alison e suo figlio dal Galles fino a Memphis, dove tutto ha avuto inizio. Ha incontrato la coppia al festival, dove il figlio di Alison si esibiva sotto il nome d’arte Johnny B. Goode. Schneidermann ha documentato il loro pellegrinaggio attraverso l’Atlantico, creando Johnny B. Goode, un diario di viaggio visivo che viene presentato con I Called her Lisa Marie qui nella sua prima monografia.

English

Liz named her daughter Lisa Marie, just like Elvis Presley’s daughter. French photographer Clémentine Schneidermann met Liz in Newport, Wales, a few miles away from the world’s largest festival to “the king”. Each year Liz joins tens of thousands of fans at the seaside resort of Porthcawl to celebrate the life and music of their icon, Elvis Presley.

From 2013 to 2017, Schneidermann joined too, creating portraits of fans Alison and her son, Steve, Samantha and Ian – among many others, for her series I Called her Lisa Marie. Schneidermann spent a lot of time with these people, using her camera to capture the poignancy of this flamboyant gathering where the life and music of the king offers a moment of solace.

Schneidermann is based in Cardiff, and travelled with the Alison and her son from Wales to where it all began in Memphis. She met the pair at the festival, where Alison’s son was performing under the stage name Johnny B. Goode. Schneidermann documented their pilgrimage across the Atlantic, creating Johnny B. Goode, a visual travel diary that is presented with I Called her Lisa Marie here in her first monograph.

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